Come formattare una chiavetta USB
Per formattare una chiavetta USB su PC con Windows non sono necessari programmi appositi. E’ sufficiente utilizzare l’utility presente su tutti i PC con su installato uno dei sistemi operativi Microsoft.
Per poter formattare una chiavetta USB con Windows il primo passo che devi fare è quello di verificare che il dispositivo non disponga di una protezione contro la scrittura.
In tal caso, sposta la levetta presente su di essa in posizione unlock. Collega, quindi, il dispositivo al computer mediante una delle porte USB ed accedere a Esplora risorse o Esplora file.
Seleziona poi la voce Computer o Questo PC in base alla versione di Windows utilizzata che si trova nella barra laterale di sinistra della finestra, individua l’icona della chiavetta da formattare.
Procedura di formattazione
Se stai utilizzando un computer con Windows XP clicca sul pulsante Start e poi vai in Risorse del computer per individuare l’icona della chiavetta USB da formattare.
In fine clicca con il tasto destro del mouse sull’icona dell’unità da formattare e seleziona la voce Formatta dal menu.
Nella Successiva finestra scegli tra FAT32, NTFS e exFAT il file system con cui formattare la chiavetta USB selezionandolo dal menu a tendina.
Non tutti i file system sono uguali: alcuni sono più prestazionali rispetto ad altri, certi dispongono di alcune caratteristiche di sicurezza aggiuntive.
Altri ancora sono in grado di supportare unità di memorizzazione di grandissime dimensioni.
Nello specifico il file system da scegliere dipende dal tipo di file che intendi archiviare sulla chiavetta e dai dispositivi in cui vuoi usarla:
FAT32
La più grande limitazione del file system FAT32 è che non puoi gestire file di dimensioni superiori a 4 GB.
Per quanto concerne la dimensione massima della partizione FAT32, in Windows 2000 ed in Windows XP non era possibile, di default, creare partizioni di dimensioni maggiori di 32 GB.
Utilizzando utilità di terze parti, puoi superare tale limite arrivando più o meno a 8 TB.
FAT32 può essere la scelta giusta per formattare un’unità USB che deve essere leggibile da quanti più dispositivi possibili.
In questo modo è compatibile con tutti i device, con tutte le varie versioni di Windows, Mac OS X e Linux ed in generale con qualunque dispositivo dotato di una porta USB.
NTFS
Il file system NTFS si utilizza per formattare hard disk interni ed esterni.
Rispetto ai precedenti file system Microsoft, NTFS permette di memorizzare file di dimensioni fino a 16 TB e può supportare partizioni fino a 256 TB di dimensione.
NTFS integra l’utilizzo di un meccanismo chiamato journal che tiene traccia delle modifiche apportate al file system.
Se un’operazione venisse interrotta, NTFS perde solo tale operazione evitando però che venga compromessa l’integrità del file system.
Il file system, poi, consente l’assegnazione di permessi a file e directory, supporta la crittografia, permette l’uso dei nomi lunghi per i file fino a 255 con la possibilità di caratteri Unicode.
Questi caratteri sono utili per rappresentare i caratteri usati in qualunque lingua al mondo e dei cosiddetti hard links associazione del nome di un file al suo contenuto.
L’NTFS, non è compatibile con tutti i sistemi operativi, il Mac OS X può leggere da unità NTFS ma non scrivervi mentre molte distribuzioni Linux consentono oggi l’accesso anche in scrittura.
L’NTFS è un file system concepito “vecchiotto” è più lento sia in lettura che in scrittura se paragonato con altri file system, utilizzati in ambienti Linux e Unix-like, come ext3, ext4, XFS ed altri.
exFAT
Il file system exFAT viene introdotto nel 2006 ed il suo supporto si trova anche nelle versioni più vecchie di Windows, attraverso appositi aggiornamenti.
exFAT è espressamente progettato per le unità flash come sostituto di FAT32.
Esso, infatti, si conferma una file sytem leggero come FAT32, senza però le limitazioni di quest’ultimo e senza le caratteristiche “extra” che contraddistinguono NTFS.
Conosciuto anche come FAT64, exFAT consente la memorizzazione di file di dimensioni superiori a 4 GB. Il limite teorico passa così a 16 exabyte ossia 264 bytes.
exFAT ha, inoltre, un maggiore supporto rispetto ad NTFS da parte degli altri sistemi operativi: Mac OS X permette l’accesso in lettura e scrittura alle partizioni exFAT ed in Linux basta installare l’apposito software.
ReFS (Resilient File System)
In fine il successore del file system NTFS è il file system ReFS (Resilient File System), progettato per ottimizzare la disponibilità dei dati.
Permette di gestire in modo efficiente la scalabilità per grandi quantità di dati. Garantisce l’integrità dei dati per mezzo della cosiddetta resilienza alla corruzione dei file.
ReFS è stato pensato per far fronte ai nuovi scenari di grande crescita dei dati e come base per le future innovazioni.
L’introduzione di ReFS avviene con Windows Server 2012, e poi continua anche su Windows 8 e sulle versioni più recenti di Windows 10.
Dalla sua prima release sono state introdotte altre importanti caratteristiche, specialmente con Windows Server 2016 e Windows Server 2019.
Rispetto a NTFS, ReFS introduce delle caratteristiche chiave per migliorare la resilienza alla corruzione dei dati, le performance e la scalabilità.
Dopo che scegli il file system pigia sul pulsante Avvia e fai partire l’operazione. Attendi, quindi, che la procedura si avvii e sia portata a termine.